Oggi, 22 febbraio 2022, il seguente comunicato è stato riportato dalle principali agenzie di stampa, in particolare Adnkronos, askanews, LaPresse.

“Con la Sua musica ha raggiunto milioni di persone trasmettendo messaggi di sensibilizzazione protesi a raggiungere un equilibrio sociale basato sul rispetto reciproco senza distinzioni di etnie o religioni sintetizzando il Suo operato nell’aforisma ‘l’arte unisce l’arte include”’. È la presentazione della candidatura del cantante italo-argentino, Odino Faccia, al Premio Nobel per la Pace 2022 proposta dalla Fondazione GORBACHEV. Nato in Argentina da genitori italiani, Faccia è stato insignito nel 2009 del titolo ”Voce ufficiale per la pace nel mondo” da 23 enti internazionali, oltre che da Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la Pace nel 1980, per l’impegno contro la dittatura argentina. Il 27 aprile 2014 ha cantato il brano “Cerca la pace” nella giornata della canonizzazione di Giovanni Paolo II e di Giovanni XXIII, davanti a Papa Francesco e al Papa emerito Benedetto XVI. Inoltre, è il primo cantante laico ad avere messo in musica i testi di due Pontefici: ”Cerca la pace” di Papa Giovanni Paolo e ”Perché tutti siano uno” di Papa Francesco. Con Papa Bergoglio ha stretto nel tempo un legame di amicizia fraterna grazie anche al lavoro instancabile che svolge ormai da 20 anni viaggiando attraverso culture diverse per rafforzare i valori della convivenza, dell’inclusione sociale e dell’equità. Grazie a questo impegno, oltretutto, è stato nominato Presidente della Fondazione Red Vox por la Paz. Faccia utilizza la musica ”come strumento per raggiungere questi obiettivi”, sottolinea Marzio Dallagiovanna, presidente della Fondazione GORBACHEV. Il musicista ”ha dedicato la sua vita alla sensibilizzazione nei confronti del valore della pace come diritto e dovere perché la musica, la cultura sono uno straordinario veicolo di pace e hanno il potere di unire i popoli, superare le distanze, abbattere le barriere e costruire ponti ideali ma solidissimi. Oggi – conclude Dallagiovanna – ne abbiamo particolarmente bisogno per contrastare chi semina paura, intolleranza, odio. Mentre c’è bisogno di diffondere i valori positivi del rispetto, del dialogo e della civile convivenza”.